merkel bonn
A proposito di...
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16 novembre 2017

clima, energia e Merkel a Bonn

In questi giorni la Merkel è molto impegnata con i Verdi che le soffiano sul collo. Come avevamo già scritto dal salone dell’automobile di Francoforte, lo scorso settembre prima delle elezioni, Angela Merkel si sarebbe potuta trovare presto con forti pressioni dal partito dei verdi se non avesse vinto le elezioni e ciò poteva diventare la sua spada di Damocle come adesso si sta vedendo con le posizioni sul clima.
 
“Il destino dell’umanità passa dal clima, vogliamo proteggere il mondo” questo è quello che esce dalla sua bocca oggi.
 
In Germania la situazione è critica e conseguentemente anche in Italia si sentono già soffiare venti provenienti dal nord che non sono positivi come le voci sulla nostra economia a cui si aspettano lettere scritte, che porteranno gran burrasca. Ma la partita vera sarà sul tema del clima che rischia di far prendere decisioni molto popolari ma devastanti nell’immediato e nel prossimo futuro soprattutto nel Bel Paese che vive più di emozione che di ragione.
 
Come storia insegna, noi italiani siamo dei fenomeni perché seguiamo tutto in ritardo e non facciamo mai i nostri interessi al contrario degli altri. La storia del nucleare ne è esempio perché abbiamo rinunciato per la bandiera dell’ambiente e della sicurezza con il risultato che siamo circondati da centrali nucleari e di quelle centrali ci serviamo! Pagando un prezzo per l’energia alto che ha danneggiato la nostra economia, alzato il debito pubblico e soprattutto non ci ha permesso di creare un piano per il futuro e per le nuove generazioni.
 
Quindi si rifletta prima di prendere per oro colato ciò che è interesse di altri ma soprattutto cerchiamo di toglierci i paraocchi dei somari.
 
Quindi attenzione alla politica del no oil dilagante, ad esempio, e al'attacco sui Diesel perché a fare i nostri interessi e quelli del pianeta potrebbe essere un errore fatale.
 
 

 

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carlo 16 novembre 2017 alle 8:46
vedremo quando andremo a elezioni cosa partoriranno i nostri politici
Claudio 16 novembre 2017 alle 9:01
con il nucleare all'epoca tutti a voler cambiare a parole il mondo, poi siamo stati noi i soli a rinunciarvi ed effettivamente l'abbiamo pagato caro, in Francia ad esempio hanno un costo energia bassissimo a differenza di noi
Valerio 16 novembre 2017 alle 9:03
bisogna abbassare le emissioni di co2 questo è fondamentale ma per abbassarle bisogna capire quale sia la strada migliore e non mi pare che ci sia chiarezza
marco 16 novembre 2017 alle 9:04
in questi giorni gira un video su zone di mare ricoperte di plastica. sono in zone lontane e quindi se ne parla poco. ma mi fa pensare perché è come l'inquinamento e la delocalizzazione
Andrea 16 novembre 2017 alle 9:12
Vero! Soprattutto perché nel resto del mondo come in Cina e in India ma anche in Sud America non sono così attenti alle emissioni e all'inquinamento che producono
Stef 16 novembre 2017 alle 9:12
Sì, ma se nessuno comincia a fare qualche passo serio....
Micky 16 novembre 2017 alle 9:13
Sempre noi a fare i bravi e a dover rendere conto agli altri, che inizino i cinesi a ridurre le loro emissioni!
Ser7 16 novembre 2017 alle 9:15
In Cina vanno a carbone e la Cina è la fabbrica del mondo, se non cambiano loro c'è poco da fare
MarioMo 16 novembre 2017 alle 9:26
Abbiamo rinunciato al nucleare e siamo circondati dalle centrali dei paesi vicini e tra l'altro quelle francesi ora iniziano ad avere problemi di vecchiaia
Seba 16 novembre 2017 alle 9:34
E' difficile capire quale possa essere la strada migliore da percorrere, si parla molto di elettrico ma mi sembra evidente che non si elimina il problema, anzi, se ne creano degli altri
Angelo 16 novembre 2017 alle 10:19
Molte frasi di convenienza, politically correct, ma di pochissima sostanza, non ci sono politiche chiare sull'argomento da parte di nessuno, compresa la sig.ra Merkel e pure Lei parla della tecnologia elettrica senza capire che è ancora troppo indietro per una diffusione di massa
giulio 16 novembre 2017 alle 10:30
andiamo elettrici così dipenderemo da India e Cina che stanno costruendo centrali a più non possa e sono produttori di motori e batterie!!!!
Dario 16 novembre 2017 alle 10:33
segnalo anche un altro problema: la richiesta di gas naturale è in crescita in tutto il mondo. La Russia di Putin è il principale esportatore di metano quindi se andremo a metano...dai russi dipenderemo.
fede 16 novembre 2017 alle 10:33
ma perché ce l'hanno tutti con il diesel?
italo 16 novembre 2017 alle 10:34
il tema energia è molto complicato ma è vitale per questo tutti i Paesi intelligenti lo hanno sempre ben tenuto presente. Da noi l'unico che ci provò era Mattei e si sa come è andata a finire...
luca 16 novembre 2017 alle 10:36
sul tema mobilità elettrica vorrei dire che i motori sono molto efficienti ma la catena non lo è altrettanto quindi per questo motivo la mobilità è sempre andata più a combustione che elettrica
bruno 16 novembre 2017 alle 10:37
adesso si accorgono che c'è un problema clima: ma dove sono stati fino adesso??? come hai scritto ora hanno interessi politici e ne parlano, lo trovo scandaloso!
Walter 16 novembre 2017 alle 10:40
l'ambiente sarà un gran tema politico: una volta c'era la sinistra e la destra, ora ci saranno quelli più ambientalisti e quelli meno con lotte e dibattiti ma solo dopo molto tempo si vedrà chi avrà avuto ragione. Il punto è che se si sbaglia sull'ambiente non cade un muro ma cade il mondo. bravo om
Maxi 16 novembre 2017 alle 11:44
Il metano, ad oggi, mi sembra la soluzione migliore, più efficace sotto ogni aspetto ma ancora non viene considerata e incentivata
Davide 16 novembre 2017 alle 11:46
Il nostro destino energetico è di dipendere dagli altri, non saremo mai autonomi
Tomaso 16 novembre 2017 alle 13:55
Difficile capire quale strada sia quella giusta, ci sono molti studi anche sui carburanti sintetici...
Francesco 16 novembre 2017 alle 13:59
Il metano è la soluzione più concreta, ecologica, veloce e conveniente che abbiamo
Tore 16 novembre 2017 alle 14:54
Già dare degli incentivi oggi per l'acquisto di vetture efficienti sotto l'aspetto emissioni/consumi sarebbe un piccolo passo nel contenimento dell'inquinamento, ma non fanno niente del genere
Alberto 16 novembre 2017 alle 14:55
Elettrico = marketing
Giorgio43 16 novembre 2017 alle 15:00
Per ottenere risultati soddisfacenti è necessaria una manovra su più fronti, non solo per le auto private, ma potenziare e rinnovare i trasporti pubblici, delocalizzare i grandi centri direzionali, incentivare il lavoro da casa via web, intervenire sui riscaldamenti/condizionatori degli edifici, specie quelli pubblici ecc.
Umbe 16 novembre 2017 alle 15:01
In Germania sono ancora senza governo, sono proprio curioso di vedere come andrà a finire, per i tedeschi credo sia un dramma
Guido 16 novembre 2017 alle 15:18
Il petrolio usato per le auto è solo una piccola parte rispetto a quanto utilizzato dalle centrali elettriche, dalle navi, dagli aerei, il riscaldamento di intere città, la produzione di plastica, l'asfalto delle strade e tanto altro quindi pensare all'elettrico per la mobilità urbana è utopia!
Paolino 16 novembre 2017 alle 15:30
Ipotizzare una diffusione su vasta scala delle auto elettriche, farà solo incrementare la domanda di petrolio , quindi....
Ivan71 16 novembre 2017 alle 15:44
L'auto elettrica è un miraggio per ecologisti ignoranti che non hanno la più pallida idea di cosa stiano parlando: l'ecologia è solo un pretesto per farsi pubblicità
Fabri 16 novembre 2017 alle 15:50
Come si fa a dire "no oil" quando quasi tutto quello che utilizziamo è fatto con petrolio e/o affini? Anche le tanto osannate batterie elettriche ne richiedono e il loro smaltimento un ben più grave inquinamento dell'attuale
Mauri60 16 novembre 2017 alle 15:51
Tutta la corrente ha origine fossile, sarebbe bene che i Verdi tedeschi si documentassero
Mao 16 novembre 2017 alle 16:14
Tutti dobbiamo fare la nostra parte: se ognuno di noi modifica nel quotidiano alcune abitudini "comode" potrebbe già essere un passo verso un futuro migliore per tutti. Vedere solo i lati negativi non serve a niente
Edo 16 novembre 2017 alle 16:16
Non riesco a immaginare come sarebbe la nostra vita senza petrolio, in tutti i sensi!
Claudio82 16 novembre 2017 alle 16:18
Un cambiamento si impone, qualcuno dovrà pur iniziare ma, seriamente, non di facciata
PoLi 16 novembre 2017 alle 16:19
Povera Merkel, sarà anche la donna più potente del pianeta ma non la invidio stretta come è oggi tra mille interessi e pressioni di parte
Giac 16 novembre 2017 alle 16:33
Non avendo risorse per noi italiani è difficile dire quale sia la soluzione, in ogni caso saremo sempre dipendenti dagli altri dal punto di vista energetico
Dome 16 novembre 2017 alle 16:36
Noi ci ridimensioniamo, avendo raggiunto ormai da qualche decennio una certa agiatezza mentre nei paesi emergenti sono affamati, vogliono tutto e non rinunciano: come la mettiamo?