Auto elettrica un salto
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15 luglio 2019

Ford e VW, parliamone ancora perchè o la va o la spacca

Torniamo ancora sull'accordo Volkswagen-Ford. E concentriamoci sulla parte che riguarda l'auto elettrica perchè è un balzo in avanti che non è certo porti in acque sicure. Quindi un salvangente...sarebbe meglio indossarlo. Ma andiamo con ordine.

L’accordo tra Volkswagen e Ford prevede che le Casa americana 
Ford impiegherà la piattaforma MEB del Gruppo tedesco Volkswagen per progettare e costruire dal 2023 almeno un modello di grande serie completamente elettrico in Europa. Attenzione: si parla solo di Europa. 

 

Di questa elettrica che verrà, Ford prevede di venderne 600 mila.
 

Il Gruppo Volkswagen ha avviato lo sviluppo della piattaforma MEB nel 2016, investendo circa 7 miliardi di Dollari nel progetto. 
 

L’Azienda tedesca pianifica di utilizzare questa piattaforma per costruire circa 15 milioni di vetture, del solo Gruppo Volkswagen, nel prossimo decennio. 
 

A leggere questi numeri c’è chi può rimanere impressionato ma non si dimentichi che Volkswagen dall’inizio al 2017 ha costruito 150 milioni di auto! E che la Golf ha superato i 35 milioni! Poi c’è la Passat con più 20 milioni, la Jetta con altri 20 milioni, quindi la Polo… 
A fronte di ciò appare chiaro che nei prossimi dieci anni anche se Volkswagen venderà 15 milioni di elettriche sarà una goccia in un mare.
 

Ma il punto è che Volkswagen sta spingendo molto sull’elettrico ed essendo il primo produttore europeo sicuramente influenzerà non poco le scelte nel Vecchio Continente. La scelta di Ford di acquistare la piattaforma di Volkswagen e non farne una propria getta sinistre ombre perché è come se dicesse: “Andate avanti voi e investite, noi stiamo a guardare e poi si vedrà”. 
 

Gli investimenti sulla mobilità elettrica sono pesantissimi e bisogna prestare molta attenzione perché se poi la strada non sarà quella, il rischio vero è di fare game over. 
 

Ora immaginiamo questo scenario: l’Europa scommette sulla mobilità elettrica, si creano distributori, si aumenta la produzione di energia elettrica, si cambia passo. Tra dieci anni però la tecnologia delle auto a idrogeno acquisisce maturità. 
Le batterie non servono più grandi ma piccine.

I distributori di corrente diventano inutili.
 

Tutto quello fatto e tutti i soldi spesi sono stati buttati…al vento.
 

In Europa si dovrà convertire ma il rischio è che si arrivi con l’acqua alla gola e senza forze.

Secondo voi, in questo scenario Asia e USA ci getteranno un salvagente o ci faranno…stare a mollo? 

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