Aston Martin AM-RB 003 interni volante e porta telefono
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13 marzo 2019

grandi show: Aston Martin sale sul palco ma...

L’Aston Martin stava agli inglesi come la Ferrari stava agli italiani. Una volta.

I tempi poi sono cambiati ed è salita in altalena.

Ha avuto alti picchi e rapidi declini. Da un po' è anche italiana (è entrato Bonomi con il fondo Investindustrial mettendo 190 milioni che se andrà in borsa potrebbero diventare più di 800 ma c'è anche chi sostiene 2000!).

Borsa si, borse ni, quello che oggi appare e come Aston Martin spinga per tornare in alto ma prima del 2022 tanto farà parlare ma poco si potrà provare e soprattutto pesare a livello di prodotti, per capire se riuscirà a ritagliarsi l’attenzione di milionari e miliardari che oggi sono nelle sgrinfie di Ferrari, Automobili Lamborghini e Mclaren. 

 
Aston Martin oggi ha cambiato marcia ma ha preso anche un po’ di fuori giri. Il rischio che “sbielli" non è remoto, se non si mette qualcuno a fare un po’ di alta regia. Ma andiamo con ordine e vediamo cosa ha proposto a Ginevra. 
 
Al salone di Ginevra Aston Martin sullo stand ha messo in mostra la AM-RB 003 con l’obiettivo di conquistare 500 clienti, quando entrerà in produzione. 
 
La AM-RB 003 è una hypercar realizzata in collaborazione con Red Bull Advanced Technologies il cui powertrain sarà ibrido con motore benzina V6 turbo ed elettrico, il tutto sviluppato direttamente in Casa.
 
Il nuovo sei cilindri sarà dotato di un sistema Nexcel, già impiegato sulla Vulcan e alla 24 Ore del Nürburgring, che permetterà di effettuare un cambio dell’olio in soli 90 secondi. A che pro non si sa, a meno che non la si usi in gara. 
 
La cellula della 003 è in fibra di carbonio e deriva dalla Valkyrie, così come l’aerodinamica. Aston Martin in particolare ha affermato che la AM-RB 003 avrà livelli di carico da riferimento per un’auto stradale e questo grazie anche a pannelli a deformazione programmata in materiale speciale con certificazione della NASA! L’aerodinamica ricordiamo essere oggi una partita di scontro importante tra i costruttori, la soluzione di Aston sembra interessante ma quando si è cercato un po’ più di informazioni poco si è riusciti ad approfondire. Vedremo. Sulla carta e sentendo le parole di chi la sta sviluppando ha tutto per diventare una creatura più unica che rara la 003. L’aspetto è intrigante e, complici le portiere che si aprono in avanti e comprendono parte del tetto, sembra di tornare alle mitiche sport, ma quando ci si siede dentro e si vede un supporto con relativo smartphone…l’entusiasmo sciama. Complice il volante che, seppur integri pulsanti e selettori per la gestione delle varie funzioni della vettura, tra la forma e il rivestimento appare più simile a quello di una berlina del domani che a quello di una vera hypercar. Oltre il volante c’è il quadro strumenti, fissato direttamente sul piantone dello sterzo ma anch’esso non certo emozionante. Come la plancia stampata in 3D che, assicurano, ha però permesso un forte risparmio di peso. Si valuta la scocca per quello che si riesce a vedere…c’è tanto da fare e migliorare.

Si ritorna fuori, la si riguarda perché piace e si va a vedere anche l’altra grande novità di Aston Martin: la Lagonda SUV, che dovrebbe arrivare nel 2022. Immensa, con una personalità esagerata, dentro non c’è pelle ma cashmere per conquistare vegani e ambientalisti dai facili entusiasmi. Sempre all’interno non c’è legno. Anche sulla Lagonda poche informazioni tecniche. E’ uno show car, c’è ancora tempo per fornirle. Sulla strumentazione compare la scritta autonomus  e a fianco la pressione dei quattro pneumatici! Le portiere come sulla super sportiva 003 quando si aprono prendono parte del tetto. Sta diventando una scelta “civettuola" del designer Aston. Più la si guarda più appare come oggetto per marziani, naturalmente milionari e che poche domande si fanno legate alla funzionalità. No, non piace il frontale e pur essendo immensa dentro non lo dimostra. Si chiede qualcosa sulla meccanica e inizia il solito straparlare di elettrico senza senso, perché muovere un gigante del genere con delle pile…è l’inefficienza portata all’estremo. Ciliegina sulla torta: sempre sullo stand c’è anche la Vanquish Vision Concept che anch’essa dovrebbe arrivare nel 2022. Il suo obiettivo è essere una alternativa a chi compra oggi Ferrari e Lambo a motore centrale. Il cuore sarà sempre quel V6 che è in fase di sviluppo. La scocca sarà in alluminio come sulla Ferrari. Si chiede se avrà telaietti in compositi e gli occhi degli ingegneri Aston diventano fessure taglienti come quando si domanda se avranno plug in o ibridi con sistemi di recupero evoluti. Si domanda sul cambio ma anche qui zero risposte. Si domanda cosa pensano della visibilità di queste vetture, di cosa potrà cercare e volere il cliente del 2022 quando arriverà. Ma soprattutto su cosa puntano rispetto alle proposte di Ferrari e Lamborghini. Il silenzio è la risposta che non si voleva sentire. Si lascia lon stand e viene in mente un po' di anni fa cosa fece vedere Lotus. Di tutto di più a cui seguì il nulla. Per Aston Martin non sarà così perchè chi ha messo i soldi e punta alla borsa sa cosa deve fare ma il punto è che qualcosa in più andava fatto o detto. E magari anche osato. Ma forse va anche detto che in questi tempi sta perfezionando pure l'ingresso in Morgan che un po' di distrazione può portare perchè quando non c'è il gatto i topi ballano.

 

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